NFT strumento di creazione di valore
NFT strumento di creazione di valore
Con un NFT possiamo attestare il possesso di tutto ciò che creiamo in digitale: si passa da una semplice foto scattata passando per le creazioni realizzate tramite computer o altri mezzi informatici, senza dimenticare i messaggi o altre opere create dall’intelletto umano (per esempio una canzone scritta su un documento, una poesia fatta su TXT e molto altro). Il principale vantaggio di NFT è nella sua natura “infungibile”: dopo aver certificato un NFT su blockchain (di cui parleremo in un secondo momento) nessun altro potrà vantare diritti su quel contenuto, andando a tutti gli effetti a sostituire il concetto di copyright (dove per poter tutelare la propria idea o il proprio contenuto è necessario registrare dei brevetti presso ogni nazione in cui il contenuto verrà sfruttato). Altro vantaggio evidente degli NFT è la facilità con cui possono essere ceduti: se c’è qualcuno disposto ad acquistare il possesso della nostra idea è possibile trasferire l’NFT come si fa con le criptovalute, utilizzando strumenti del tutto identici (visto che il certificato vero e proprio è un token di Ethereum).
Gli NFT sono stati una vera e propria rivoluzione nel campo del diritto d’autore, in particolare nel settore dell’arte crittografica.
Fin dal loro esordio — ufficialmente avvenuto nel 2014 — si è notato come questo strumento fosse di estrema utilità soprattutto in quei settori che avevano implicazioni col diritto d’autore in generale: arte, musica, software, ma anche meme, tweet e gif.
Sicuramente l’impatto delle nuove tecnologie sul diritto d’autore ha portato alla luce una serie di problemi legati da un lato alla frammentarietà dell’impianto normativo di riferimento, dall’altro all’inadeguatezza di alcuni strumenti di tutela, sicuramente non pensati per essere adattati o adattabili all’attuale evoluzione in campo digitale.
Attualmente, secondo le norme vigenti in Italia (Legge, 22/04/1941 № 633), l’autore di un’opera dell’ingegno tutelata dal diritto d’autore gode di due differenti diritti: i diritti morali e quelli patrimoniali.
Nell’ambito degli NFT, tramite il loro utilizzo, chi ne compra uno non acquista i diritti d’autore sul contenuto oggetto del gettone ma acquista un certificato che gli consente di tenere traccia e provare la proprietà della copia digitale acquistata.
Di una stessa opera, potenzialmente, potranno quindi essere venduti diversi NFT a diversi soggetti, tutti allo stesso modo proprietari di una singola copia, ma non ovviamente dell’originale. Quest’ultimo rimarrà di esclusiva proprietà dell’autore, in forza appunto della normativa sul diritto d’autore — con tutte le conseguenze che ne derivano —, il quale avrà quindi la possibilità di sfruttare economicamente un numero indefinito di volte la propria opera, venendo remunerato per l’acquisto di un gettone a essa collegato.